Progettato nel 1550 da Andrea Palladio per Girolamo Chiericati, il grandioso edificio è stato completato alla fine del secolo XVII in forme sostanzialmente fedeli al disegno originario. Il Comune di Vicenza lo acquisì nel 1839 dalla nobile famiglia dei Chiericati, con l’intenzione di raccogliervi le civiche collezioni d’arte. Restaurato in quegli anni dagli architetti Berti e Miglioranza, il Museo civico fu inaugurato il 18 agosto del 1855.
Museo civico di Palazzo Chiericati
Intorno al nucleo originario del palazzo palladiano, la Pinacoteca civica si è nel tempo sviluppata con un ampliamento ottocentesco verso Ovest e l’aggiunta di un edificio a Sud, per accogliere
l’incremento della collezione del Museo.
Sono attualmente in corso importanti lavori di restauro e riallestimento, improntati alla realizzazione di un percorso cronologico che racconterà la storia della cultura e dell’arte vicentine
inserendole in un più ampio discorso nazionale ed europeo.
Dopo la riapertura dell'ala palladiana nel dicembre 2013 e dell'ala novecentesca nell'ottobre 2016, attualmente è chiusa al pubblico solamente l'ala ottocentesca, terzo e ultimo
edificio che compone il complesso museale e nel quale i lavori cominceranno a breve.
Il percorso espositivo attualmente aperto al pubblico è il seguente:
Piano terra
Al piano terra del palazzo palladiano si possono osservare
le decorazioni ad affresco opera di Domenico Brusasorzi (Sala del Firmamento e Sala d’Ercole) e Battista Zelotti (Sala del Concilio degli Dei), impreziosite da stucchi e grottesche. Apre il percorso espositivo la sala
con i sette lunettoni civici di Bassano, Maffei e Carpioni, dove si racconta il periodo d’oro della città tra ’500 e ’600, sotto il dominio della Serenissima.
Primo piano
L’esposizione inizia con la sezione medievale, dove sono accolti i capolavori di Paolo Veneziano, Battista da Vicenza e Hans Memling. Seguono le sale dedicate a Bartolomeo Montagna
e alla sua scuola, per arrivare al grandioso ambiente che restituisce la decorazione della distrutta chiesa di S. Bartolomeo, con importanti pale d’altare tra le quali spiccano quelle di Montagna, Cima da Conegliano
e Giovanni Bonconsiglio.
Secondo piano
In queste sale sono raccolte le opere dei grandi maestri della pittura veneta del ’500: Bassano, Tintoretto, Veronese, oltre alle
sculture di Sansovino, Vittoria e i cristalli di rocca di Valerio Belli. Seguono i capolavori del XVII secolo di Luca Giordano, Maffei, Della Vecchia e Carpioni.
Nell’edificio palladiano si possono inoltre ammirare i due affreschi nelle sale delle Virtù Civili e della Colonna Traiana, oltre ai soffitti con L’Apoteosi della famiglia Chiericati e Apollo sul Parnaso.
Sottotetto
Nelle
tre stanze del sottotetto dell’ala nord è visitabile il lascito del marchese Giuseppe Roi, costituito dalla sua personale raccolta di dipinti, disegni e incisioni dal XV al XX secolo, ambientata in un suggestivo allestimento di
casa-museo.
Nelle corrispondenti sale dell’ala sud si trovano invece i depositi di pittura e delle collezioni grafiche, visitabili su richiesta.
Scoprirai la mappa del percorso espositivo attualmente aperto al pubblico e i capolavori principali del museo.
Opere non ancora esposte
L'allestimento attuale espone le collezioni civiche che vanno dal 1200
al 1600 inoltrato.
A fine lavori saranno esposte anche le opere di Antoon Van Dyck, Francesco Cairo, Giambattista Tiepolo, Giambattista Piazzetta, Louis Dorigny, Orazio Marinali, Giovanni Busato, Pietro Roi, Ubaldo Oppi, oltre ai due importanti lasciti
Pozza-Quaretti e Ghiotto, interamente dedicati all'arte del Novecento.
I percorsi espositivi qui proposti sono organizzati secondo un criterio cronologico.